
Il gioco di Dio

Quantum Vacuum

Multiverse

Plenum

Vacuum

Random

La Particella di Dio
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Il gioco di Dio
Il gioco di Dio
tecnica mista su tela, sequenza di Fibonacci e matita su muro, 200x30 cm, 2016.
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Quantum Vacuum
Quantum Vacuum
Inchiostro su pietra, 35x50x5 cm, 2013.
Premio Onorifico Internazionale Galileo Galilei -
Multiverse
In MULTIVERSE la pietra d'angolo di un cubo di 24x24 cm, realizzato in materia corrosa dal tempo, è un altro cubo ma questa volta di vetro purissimo.
Così come nel principio di Indeterminazione di Heisenberg è l'osservatore che determina la realtà così in "Multiverse" è l'osservatore che determina l'opera in base al suo punto di vista. Se infatti il fruitore guarderà l'opera dall'alto osserverà all'interno della cristallina pietra d'angolo un altro cubo, questa volta, però, solo disegnato da una pura linea bianca, un'idea di cubo quindi, sulle cui facce potrà leggere dei numeri, numeri che governano quella specifica realtà. Il fruitore che, invece, osserverà la stessa opera ma lateralmente, all'interno del medesimo cubo trasparente vedrà altri numeri incisi nello stesso cubo disegnato e lo stesso accadrà per l'osservatore dell'altro lato. Così dalla stessa unità, cambiando osservatore e punto di vista, cambia la realtà stessa.
Multiverse
Ferro corroso dal tempo, vetro, legge di indeterminazione di Heisenberg, numeri, 24x24x24 cm, 2015.
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Plenum
Il Cubo di Rubik, simbolo dell’Ars Combinatoria per eccellenza, si carica in PLENUM di pura luce ed entra in uno stato di Gratia Plena. Scevro dagli inutili pesi del mondo torna finalmente all’Origine.
Il Bianco, infatti, è l’unico colore che contiene in sé tutti gli altri…e ce lo dimostra ogni volta che attraversa il prisma ri-donandoceli e qui diviene metafora dell’Amore che tutto contiene e che tutto si-dona.
Si trova in uno stato di levitazione, sospeso, scevro dalle logiche spazio-temporali ed entra a far parte di un’altra dimensione…non più ciclica come quella terrena…ma cubica, dove il quadrato perfetto, con i suoi frattali tutti, diventa metafora dei 4/4 musicali simbolo di UNITA’ principio di ogni armonia.
Plenum
Cubo di Rubik e Levitazione, 12x12 cm, 2014.
Pubblicato nel catalogo "Oltre la siepe" - Galleria Pio Monti arte contemporanea. -
Vacuum
"In principio fu il verbo…"
Dai 4/4 musicali, simbolo di unità, principio di ogni armonia, scaturisce la forma di quest'opera: VACUUM.
La sua forma perfettamente quadrata di 24x24 cm custodisce al suo interno, sospeso al centro, un Cubo di Rubik totalmente nero.
Il Cubo di Rubik, simbolo dell'Ars Combinatoria, è composto da facce quadrate, composte, a loro volta, da altri frattali, ognuno dei quali vettore di un colore e che vengono qui celati da un unicum velo scuro; scuro come ciò che noi percepiamo come vuoto, scuro come la profondità dell'Universo.
Come nel cubo di Rubik, così nel vuoto quantistico esistono in maniera potenziale tutti gli elementi della materia che sono, però, celati alla nostra percezione e che combinati, appunto, insieme danno origine alle varie sfumature della realtà.
Il Cubo di Rubik quantistico è qui sospeso sopra una rete gravitazionale congelata, poiché qui priva di spazio-tempo, in attesa di un’informazione coerente che permetta, secondo una legge della probabilità, il passaggio degli elementi ivi contenuti dalla potenza all’atto. Affinché essi, precipitando nella rete spazio-temporale, si combinino dando origine a ciò che noi percepiamo come realtà.
Vacuum
Cubo di Rubik, acrilico e vetro, 24x24 cm, 2010-2013.
Pubblicato nel catalogo "Flash Back - Promotrice delle Belle Arti", 2013, Torino. Altre pubblicazioni: Artribune, Corriere della Sera.
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Random
In quest'opera protagonista è il Cubo di Rubik, simbolo dell’Ars Combinatoria per eccellenza. I suoi frattali policromi vengono avvolti da specchi in RANDOM. I cubi si caricano, così, concettualmente di un nuovo significante, che va ad attingere sapienza dalla Fisica d’avanguardia secondo le cui ricerche emergerebbe una “rivoluzione Copernicana della percezione” e dove il “Vuoto” diventerebbe il luogo-non luogo più pieno dell’Universo, incipit del Tutto! In RANDOM lo specchio diviene membrana impenetrabile alla percezione del vacuum e ci rimanda ad un gioco percettivo di relazioni riflesse.
Random
Cubo di Rubik e specchi, 24x24 cm, 2013.
Opera vincitrice al Concorso Buenos Aires 2014. -
La Particella di Dio
Dai 4/4 musicali, simbolo di unità, principio di ogni armonia scaturisce la forma di quest’opera “La particella di Dio”.
La sua forma perfettamente quadrata di 24 x 24 cm custodisce al suo interno, sospesa al centro, una lastra di rame, uno dei materiali conduttori di energia per eccellenza ed usato dall’artista come matrice per incidere le sue creazioni.
La matrice qui presente è vergine. Essa è in uno stato potenziale: pronta per essere incisa e caricata di significato o caricata elettricamente.
La si può scorgere dalle pareti di vetro semi-specchiante del cubo. Il vetro che custodisce il “Graal della Fisica” riflette la nostra immagine poiché noi vediamo ciò che siamo, in senso filosofico, non è il vetro a riflettere noi ma bensì siamo noi che riflettiamo su ciò che circonda noi stessi, tutto il “nostro mondo”.
Ma se riuscissimo per un istante ad andare oltre il nostro io e volgere lo sguardo più in profondità ci accorgeremmo che nella matrice vergine ancora una volta c’è impressa la nostra immagine. In un senso più alto, questa volta, come consapevolezza di ciò che siamo, come coscienza di sé e del proprio Essere.
La Particella di Dio
Rame e Vetro, 24x24 cm, 2010.